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domenica 26 giugno 2016

Un Mandala Nel Piatto


Il mandala è un cerchio.

 il primo a riconoscere il suo significato magico è stato Jung, nei suoi diari riporta di aver mantenuto per un certo periodo di tempo l’abitudine di tracciare dei cerchi sul suo taccuino…senza sapere bene perché, solo in seguito poté associare questa abitudine ai suoi stati d’animo riferendo che il “mandala” , parola che in sanscrito significa centro, circonferenza o cerchio magico, rimanda al proprio Sé , alla personalità nella suo interezza, e che riflette la condizione di armonia o di squilibrio della propria personalità. Scavando nella storia umana ci accorgiamo che il cerchio è la forma che più volte abbiamo incontrato dal momento del nostro concepimento alla nascita, e che è fondamentale per la nostra esistenza (abitiamo tutti una gigantesca palla rotante e siamo riscaldati da una palla di fuoco). Incontriamo questa forma anche in altre culture, sotto forma di geroglifici, o di luoghi sacri (Stonehenge ne è solo un esempio)…insomma potrei parlare per ore dei riferimenti culturali, storici e filosofici del mandala, ma mi limiterò a dire che qualcuno, a partire da Jung, ha poi classificato i segni grafici ricorrenti nello sviluppo evolutivo di ciascuno di noi fino a raggiungere una classificazione specifica per le rappresentazioni dei cerchi e del mandala tanto da farne uno strumento di valutazione per lo stato d’animo degli individui e allo stesso tempo uno strumento di meditazione e benessere personale. Così se chi di voi che legge è interessato a scoprire qualcosa di sé può scrivermi o commentare e io posso ulteriormente chiarire…
intanto mi sono occupata del mio mandala commestibile e non poteva che venire fuori una pizza con tutta l'aria della primavera che nella simbologia del mandala rimanda alla rinascita, e che è associata al numero 4.
Antonietta con la sua sapienza ed esperienza, e con tutta la generosità di cui è capace (perché non è facile cimentarsi con una ricetta sacra senza sottoporsi ad un impegno oneroso ma che può essere pure messo sotto giudizio da chi si sente più grande ma è solo presuntuoso, come spesso accade per le ricette di tradizione che appunto con generosità sono sperimentate e divulgate su internet) è la persona giusta a cui dedicare un mandala :)
Dobbiamo a lei questo esauriente manuale sulla pizza che ha reso a portata di casalinga, e all'impegno della community dell' MTChallenge che ogni mese ci mette a disposizione spazio e competenza per divertimento ma pure per amore della cucina.




Pizza 4 Stagioni (a modo mio)

Impasto
500g farina integrale
200g semola rimacinata grano duro
200g farina 0
idratazione 55%
lievitazione 12 ore
cottura in pentola elettrica e poi in forno





Primavera:
zucchine
zucchetta
asparagi
cipollotto fresco
basilico

In una larga padella antiaderente versare un filo di olio, il cipollotto tagliato finissimo e il pepe.
Tagliare a cubetti di mezzo cm le zucchine e la zucchetta,  aggiungerle, insieme ai piselli, al soffritto di cipolla e cuocere per pochi minuti, giusto finché non assumono un colore leggermente dorato.
Tenere da parte fino al momento di preparare la pizza. 



Estate:
albicocche
prugne
pesca tabacchiera
peperoncino
250g zucchero
scorza di limone

Preparare uno sciroppo con 250g zucchero e 2000g acqua, la scorza del limone in infusione e altri aromi graditi. Portare ad ebollizione il liquido insieme ai frutti, lavati, tagliati a metà e denocciolati. Portare ad ebollizione e poi spegnere, lasciando la frutta in infusione fino a raffreddamento. Scolare dal liquido e tenere da parte fino al momento di preparare la pizza. L'infusione mi è servita sia per sbucciare facilmente i frutti, sia per togliere una parte del liquido naturalmente contenuto in essi, inoltre lo sciroppo conferisce un po' di dolcezza, senza sembrare stucchevole, è l'unico dolcificante utilizzato.
ho volutamente inserito questo spicchio dolce con l'intenzione di considerarlo come fine pasto, penso sia un'esperimento, nel senso che non mi è mai successo di vedere da nessuna parte una pizza dolce, con la mozzarella e il resto, è molto buona, in particolare le albicocche, che sono pure una dop del Vesuvio.


Autunno:
carote
funghi
aglio 
cipollotto
noci
1 cucchiaio di aceto

In una capace padella scaldare un filo d'olio, con aglio a pezzetti e cipolla affettata finemente. Pulire le carote, e tagliarle in cubetti piccoli mezzo centimetro. Cuocere insieme al soffritto di cipolla. Lasciare ammorbidire, aggiungere l'aceto e fare assorbire tutto il liquido. Tagliare i funghi in quattro e spadellare a fuoco molto alto per pochi minuti.
Tenere da parte fino al momento di preparare la pizza.


Inverno:
scarola
olive
acciughe
aglio 
capperi
peperoncino

Scaldare una pentola capace a fuoco alto, versare un filo d'olio, l'aglio a pezzetti il peperoncino e le foglie di scarola ben lavate e scolate. Fare cuocere finché le foglie non sono morbide. Denocciolare le olive nere, affettare grossolanamente insieme alle acciughe e tenere tutto da parte separatamente fino al momento di comporre la pizza.

Tutti i quadranti della pizza sono conditi con fiordilatte, scamorza bianca e provolone fresco, sale e olio evo.