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martedì 23 ottobre 2012

Il Pane Dolce del Sabato



Quando Eleonora di Burro e Miele  ha vinto l'EmmeTiChallenge di Settembre
 sapevo che la sua ricetta mi sarebbe piaciuta moltissimo,
come del resto mi piace il suo blog,
per le artistiche foto
e le ricette originali con sempre un tocco esotico
ma questa volta, la sfida,
 anche se incentrata sulla cucina, 
mi ha permesso di riflettere sul potere di condivisione del cibo,
con il quale celebriamo ogni cosa.

E' stato questo per me l'aggancio alla proposta di Eleonora,
non conoscendo quasi nulla di cucina ebraica, 
ed ancora meno della tradizione millenaria che la sostiene,
mi ha fatto pensare l'abitudine che abbiamo di celebrare 
e festeggiare ogni evento importante con il cibo,
questa volta, infatti, tra le regole della sfida è stato posto il divieto alla preparazione di monoporzioni
proprio per rafforzare il senso di celebrazione e di condivisione del cibo.

Per questo non posso fare a meno di ringraziare ( dieci-cento-mille volte )
Alessandra e Daniela, per tenere in piedi questo "gioco",  
per me un'occasione costante di apprendimento e divertimento, 
ma per voi organizzatrici immagino faticoso, 
e in alcuni momenti non semplice da mandare avanti
...
( l'MTC nella buona e nella cattiva sorte : mi volete sposare?)



Pane dolce del Sabato...

(forse è una pagnotta?)

500 gr semola rimacinata di grano duro
500 gr farina 00
200 gr zucchero
1gr lievito secco
350 gr acqua
250 gr olio evo
20 gr sale

semi di papavero, sesamo e zucca

Il nome stesso della ricetta "pane dolce" mi ha fatto venire in mente l'idea di usare la semola per un dolce, io solitamente la uso per le ricette di lievitai salati, in particolare per la pizza...quindi...mi sono buttata! ma non ho barato, alcune partecipanti si sono lamentate perchè l'impasto è risultato troppo morbido da lavorare, quindi ho aggiunto più di 100 ml di acqua, per compensare la consistenza dell'impasto. 
Se avete dei dubbi sull'utilizzo della semola nei dolci date un'occhiata qui ;) 
qualcunaltro ci ha pensato prima di me :)

L'impasto non è stato semplicissimo da lavorare, comunque il risultato è stato di grande soddisfazione.
Dopo aver mescolato gli ingredienti,e averli lavorati fino ad ottenere un composto omogeneo,  L'impasto dei lievitati va sbattuto con forza sul piano di lavoro,
 sollevato e fatto cadere con un sonoro "sdong".
In questo caso, con un impasto così appiccicoso, dovreste toccarlo il meno possibile con le mani e servirvi di una paletta per sollevarlo, andando avanti per una decina di minuti, al termine della fase di impasto, stenderlo alla buona sul piano, infarinarlo leggermente, e formare quattro pieghe con l'impasto, lasciarlo poi lievitare in un contenitore leggermente infarinato, con le pieghe verso il basso.
Nel mio caso, l'impasto ha lievitato per 24h nel forno spento.
Il giorno successivo ho diviso l'impasto in 16 pezzi, con i quali ho formato 4 trecce a 4 capi.
Le trecce farcite, hanno lievitato ulteriori 10h, fino a raddoppiare il volume.

ripieno 1
(trecce 1 e 4)

marmellata di uva
choco fondente
mandorle tostate


questa è l'elaborazione di una crostata abruzzese, che solitamente si farcisce con il mosto di uva, essendo proibiti gli alcolici e liquori ho sostituito il  mosto con la marmellata di uva, pezzi di choco fondente e mandorle tostate.
Ho semplicemente steso le strisce di pasta ed alternato i ripieni, alcune riempite con tutti gli elementi, altre alternando la marmellata al choco e mandorle.



ripieno 2

1 albume
zucchero a velo (50%)
zucchero semolato (50%)
farina di cocco (10%) e mandorle (90%)
fragole candite

Per le altre trecce l'intenzione è stata quella di creare una crema che non contenesse lattosio, per cui ho pensato alla crema frangipane, omettendo però il burro.
Quello che ne risulta è una meringa, difatto ho seguito il procedimento per l'impasto dei macaron, ovvero una meringa con aggiunta di farina di mandorle.
ho lavorato l'impasto di zucchero e farine di cocco e mandorle come per i macaron, ho farcito le strisce di pasta, e completato con le fragole candite.
Questa è  una farcitura molto delicata, sicuramente la mia preferita, il gusto delle fragole è perfettamente riconoscibile e si abbina perfettamente alla meringa di mandorle.
In cottura, l'impasto simil-macaron raggiunge la consistenza della pasta di mandorle.


ripieno 3

1 albume
zucchero a velo (50%)
zucchero semolato (50%)
farina di cocco (70%) e mandorle (30%)
choco fondente

stessa farcitura di sopra, arricchito il tutto con choco fondente.
Ripieno golosissimo, ricorda vagamente un certo junk food chiamato bounty...


Note: esagerate con i ripieni! altrimenti, come è successo a me, le trecce risultano semivuote.

In totale ho preparato 4 trecce, ognuna con 4 capi, affiancate e fatte lievitare fino al raddoppio del loro volume, ci sono volute circa 10 h.
Infornate per 30 minuti a 180° ( temperatura troppo alta ) meglio 160° anche se non posso valutare bene a quale temperatura abbiano cotto le mie trecce, dal momento che ho cambiato casa...ma il forno a gas mi perseguita!!!

L'effetto di questo pane enorme è stato da me voluto e ricercato, per condividere un momento con gli amici ed avere la stessa sensazione del danubio, dove ognuno strappa un pezzo con le mani, senza sapere cosa gli capiti nel ripieno ;) 

Avrei da chiarire e spiegare altre mille cose sulla lievitazione e l'impasto e i ripieni, spero di avere il tempo per tornare a farlo nei prossimi giorni.

E NON CHIAMATELA CHALLAH!

per l'MTC



11 commenti:

  1. Buona anche la tua versione del pane dolce del sabato. Ottimo sia per la lievitazione che per i ripieni. Complimenti.

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Certo che ti sposiamo!!!! dopo una dichiarazione del genere !!!!:-)))
    Fantastico lavoro Giulia. Ho un unico dubbio: data l'ora tarda e i meravigliosi aromi del tuo pane dolce conviviale spero di aver trascritto tutte le tue trecce correttamente!
    Un abbraccione
    Dani

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  4. Wow! Che meraviglia!!! Mi attira particolarmente quello con la marmellata di uva!:)
    Bravissima Giulia, un bacioneeeee

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  5. Complimenti a Giulia!!! l'ho assaggiato di persona ed è sfizioso e davvero buono! ;)

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  6. Bravissima Giulia!! Mi piace soprattutto la marmellata d'uva con il cioccolato e le mandorle. Un abbraccio, a presto

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  7. La mega treccia a non so quanti capi è incredibile, per non parlare del ripieno!!
    ciao loredana

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  8. Brava Giulia! Hai fatto cose egregie e dire che io faccio fatica a fare una treccia a soli 3 capi...
    Per i ripieni mi piacciono tutti ma... se devo sceglierne solo uno: Fragole no cioccolato no cocco no fragole.... uffiiiiii! TUTTE.
    Nora

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  9. Ragazze....davvero GRAZIE a tutte!!

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  10. Giulia, Grazie a te!!! per suesta splendida pagno-treccia-dolce-ripiena-quadrupla!!!! :-)
    devo scegliere per forza?
    :-)

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